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lunedì 1 settembre 2014

Esaurimento da social? Prima degli istinti omicidi, leggi qua!

Immagine by Charlie Bink
Sai cos'è la sindrome da burnout?

Prima che tu mi abbandoni per fiondarti su wikipedia... se dico stress a cosa pensi?

Esatto, tutta quella (brutta) serie di cause che ti portano ad essere iperteso, irritabile, negativo, incattivito...  Una volta questo fenomeno si affibbiava solo alle professioni “d'aiuto” (hai presente il settore medico-sociale?) ma poi è stata estesa al mondo del lavoro a tutto tondo – che tu ci creda o meno, anche al settore pubblico, parlo per esperienza – e infine, naturalmente, può essere ritrovata anche nel nostro utilizzo professionale o meno dei social media.


Per farla breve: questione di expectations vs. reality, l'entusiasmo viene meno, le motivazioni dell'impegno pure, le soddisfazioni si negano anche al telefono, e il lavoro ti chiede troppo per non darti niente in cambio. Suona familiare?

Ti sembra di non “arrivare mai”, gli obiettivi rimangono troppo lontani, chi dovrebbe darti una mano latita, non ottieni risultati anche se ti impegni... tutte cause che portano il tuo umore sottozero e che poi ti portano ad essere nervoso, distaccato, negativo, assente verso tutto e tutti.

Ne vale la pena? Ovviamente no. Puoi farci qualcosa? Certo!

Parlo da “semplice” utilizzatore dei media di ogni natura, non certo da trombone con le soluzioni in tasca, ma posso – avendolo vissuto sulla mia pelle – azzardare qualche ipotesi su come sconfiggere questo brutto muso del burnout. Parlo dei social, non del lavoro. Lì le variabili sono talmente tante e complesse che sarebbe davvero presuntuoso cercare di risolverle in un post!


Ok, dunque come evitare di “bruciare” il nostro entusiasmo verso questi splendidi mezzi che sono i social media? Oltre ad alcune raccomandazioni di carattere generale per partire al meglio (vedi qui), ecco cosa fare quando ti senti arrivato al picco del tuo odio social e del rifiuto verso il prossimo virtuale:

  • Non perdere la calma e non cancellare nessuno dei tuoi profili. Non del tutto. Nel momento in cui vorresti farlo può sembrare una buona idea (l'idea di sparire – anche se è solo un'idea – è allettante), ma se prima o poi vorrai tornare ad essere presente online, dover rifare tutto potrebbe essere decisamente frustrante. 

  • Cambia il tuo modo di essere presente online. Prima di gettare la spugna, fai un tentativo estremo: modifica completamente il tuo approccio ai social. Tanto, che hai da perdere, se secondo te adesso non funziona? Quando dico completamente, intendo proprio del tutto: fai esattamente l'opposto di quelle che sono le tue abitudini (posta meno/di più, parla di altro, cambia stile), mantenendoti sempre entro i limiti della netiquette.
  • A proposito di netiquette: ricorda sempre che l'educazione è tutto. Non permettere mai al tuo stato di frustrazione di trasformarti in un eremita cinico e avvelenato. Non c'è niente di peggio che vedere gente che sta online a sputare sentenze sui social e maltrattare chi li utilizza (oltre che un palese ossimoro, l'eremita social è un personaggio ridicolo, no?) 
  • Fuggi dal pc (anche dallo smartphone!) e immergiti nella realtà. I social ti hanno stufato, li trovi falsi e/o privi di stimoli e riscontri? Rimani attivo ma dirada l'attività, e impegnati nel vivere “la vita reale”. Magari vedrai che anche là fuori le cose non vanno meglio, o forse troverai persone per cui valga (ri)stabilire connessioni anche online. Socializzare nel mondo reale regala un miliardo di punti di vista differenti e di nuovi modi di approcciare le relazioni – anche quelle online. Provare per credere. 
Questi non sono che “piccoli” accorgimenti. È facilissimo cadere in uno stato di “apatia social”, soprattutto se la nostra attività ha bisogno di riscontri dall'esterno.
Ma è anche altrettanto facile trovare un equilibrio, basta non soffermarsi troppo su quello che ci irrita o ci fa star male: lasciamo cadere, ogni tanto, le polemiche e disinteressiamoci di chi sembra essere sempre e comunque una star!

Il segreto – che segreto non è – è abituare il cervello a pensare un pochino di più a te stesso e al tuo bene.



- Non sei "il più intelligente nella stanza"? Allora devi essere Spongebob!
- Allena il cervello ad avere buone idee!
- Hai scritto un bel post? Promuovilo come un reporter d'assalto!

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