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giovedì 8 maggio 2014

Game of Thrones - S4E05 a fumetti :-)

Entriamo nel vivo! No, scusate. Sarà il prossimo episodio a vedere il processo di Tyrion al centro delle vicende. Questa è una puntata tra l'interlocutorio e il *Non vedremo MAI una battaglia come si deve!* grazie alla presa di coscienza della reginetta dei draghi (che ovviamente non si vedono nemmeno stavolta).
Comunque, al di là dei soporiferi scambi di gentilezza tra Margaery e Cersei, non c'è di che lamentarsi: partiamo dalla grande illuminazione che rimanda all'infinito la partita draghi-Lannister:


Riecco poi la mente diabolica di Ditocorto, che stavolta però si rivela succube della bellezza femminile (ah!)


Torna a fare la saccentona Arya, che si allena manco fosse un highlander e che poi viene regolarmente mazzolata dal suo fido Mastino.


Il buon padre di famiglia Tywin Lannister si rende conto d'essere in bolletta e agita spettri degni degli agitatori politici di casa nostra:


Infine, come la solito col teletrasporto, i corvi buoni guidati dal prode Jon Snow arrivano alla casetta di legno di Craster e scatenano l'inferno contro i corvi cattivi (più o meno)


E adesso tocca a voi! Vi è piaciuta la puntata? Vi ha deluso? Dite la vostra!
(potete anche stalkerarmi su Twitter rivolgendo offese a @lucarinigiac)

Leggi anche (se ti sembra il caso):

giovedì 24 aprile 2014

Game of Thrones - S4E03 a fumetti :-)

Eccoci arrivati alla puntata numero 3 di Game of Thrones, dove i personaggi affrontano il dramma della morte di re Joffrey fregandosene bellamente, ognuno a modo suo. Pausa per Tyrion, l'unico che poverello ne paga le conseguenze in gattabuia, mentre si rivede Ditocorto...
Gran polverone ha sollevato la scena tra Jaime e Cersei ma, assenza di riguardi per il cadavere ancora caldo del figlio, davvero la vogliamo considerare una sequenza scandalo? Andiamo, come se non avessimo visto di peggio!
Persino George Martin ha finto di scandalizzarsi, come se (anima candida) non fosse stato al corrente di cosa contiene il telefilm con mesi d'anticipo...
@lucarinigiac



La vignetta sulla scena tanto contestata va in onda in stile più cartoon per edulcorare i toni (LOL)






giovedì 10 aprile 2014

Game of Thrones - S4E01 a fumetti :-)

Evviva! E' iniziata la quarta stagione di Game of Thrones!
Per molti (me compreso) iniziano le montagne russe tra aspettative, spoiler, sorprese, re-casting, passioni, amori, incazzature varie, personaggi che schiattano... insomma, George Martin!
Ecco alcune vignette che ho voluto dedicare ai principali avvenimenti del primo episodio che ci riporta nel magico (e un po' perverso) universo di Westeros...
[Sì, lo so: mancano Arya e il Mastino, ovvero i migliori: me ne occuperò più avanti]



domenica 6 aprile 2014

Nymphomaniac vol.1 - recensione a fumetti

Qui c'è la recensione "seria".
Qua sotto, invece, un piccolo e divertito omaggio a fumetti.



mercoledì 13 novembre 2013

Lily Allen, o dell'acqua calda ipocrita: teniamoci Miley.

Lily Allen! Lei sì che sa dire le parolacce
Eccola tornare sulla scena musicale, dopo quattro anni, con... udite udite... una canzone-video di critica a Burred Lines di Thicke e del mileycyrusismo dilagante.
Vabbè, contenta lei: eccovi Hard Out There.

Se il suo grande ritorno sulle scene dopo quattro anni è la parodia di un fenomeno degli ultimi sei mesi, complimenti per l'impegno.
Quando sento puzza di fuffa, specialmente rilanciata dai media in modo tipo “Il grande ritorno di XYZ con video provocatorio in riposta al maschilismo/femminismo/volgarità/etc” in questi la prima cosa che faccio è andare a guardare il video senza ascoltare l'audio.
Mmmh, cosa abbiamo?
Una cantante conciata e truccata in modo da fare la figa, modelle che sculettano e spatatano senza ritegno, sembianti fallici, macchinone... praticamente un video di Jay Z o del peggior rapper tamarro della scena musicale. Ma – attenzione – Lily fin dal prologo del video dà la colpa ad un produttore senza scrupoli che la bacchetta mentre sul tavolo operatorio si fa togliere il grasso dalle chiappe.
Però poi nella trasposizione in immagini del suo singolo - SUO, non del producer fittizio - tanto voluto e sentito per protestare contro il maschilismo dilagante, non c'è mai un momento di reazione vera allo stereotipo. Direi piuttosto che soccombe e va a contraddire il testo.
Sono dell'idea che chi sciommiotta, anche per protesta, abbia già perso in partenza, a meno di colpi di genio davvero particolari, e non è questo il caso. Alla fine abbiamo un video che è un costoso abbassamento al livello dei soggetti bersagliati, di una canzone con un testo anche carino, ma innocuo, affogato dalla solita ridda di over-produzione, voce sintetizzata, ritornello wannabe-catchy (ma sarà davvero memorabile? Boh). Niente a che vedere, nemmeno nello stile, con Lorde, lei sì capace di veicolare un bel testo contro le banalità in una canzone che prende e che ha un video ad hoc.
Alla fine della fiera ti fa rimpiangere la truzzaggine volgare ma sempliciotta di Miley Cyrus, che certo non è originale, ma almento è autentica nella sua tristezza. Oltretutto, dopo l'ultima prodezza della canna sul palco degli EMA di Mtv, l'ex Hanna Montana si è dimostrata anche meglio del previsto quanto a strategie.
La verità è brutta e triste: Lily Allen è ormai vecchia per gli standard del mercato musicale mainstream e non ha sfondato abbastanza da essere una star di quelle che contano.
E' dura là fuori per una stronza? Figurati per una persona onesta...
Lily Allen, o dell'acqua calda ipocrita: teniamoci Miley.
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