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martedì 14 ottobre 2014

Ricominciamo.

Immagine via
“Oh no, Giac, ma cosa fai? Ti pare il titolo adatto all'articolo di un blog? Ma non hai imparato niente in questi ultimi anni?”

“Silenzio, Sadie, ho preso la mia decisione!”

Ciao, lettore. Non credo di averti mai presentato Sadie, la mia sadica coscienza social custode (che ha la forma di una piccola Living Dead Doll con le ali, non chiedermi perché).


Oggi Sadie – mentre mi svolazza attorno alla testa - è oltremodo allarmata perchè, dopo un po' che non scrivo, ho pensato di rivoluzionare l'approccio al blog.

Eccola che mi urla nell'orecchio: “Ma non esiste! Devi mantenere lo standard e fare quello che dicono tutti: pianificare il contenuto e corredarlo di un titolo che sia una piccola promessa al potenziale lettore, una domanda, presentare un tutorial, mettere un numero all'inizio e fare un elenco nel testo, aiutare a...”

“Ma vuoi stare zitta? Usciamo dalle regole, una volta tanto, ok? Ne ho già scritti parecchi. Scrivo di quello che riesco a mettere in pratica, non voglio ripetermi o peggio inventarmi roba copiando a caso. Non ci tengo a cercare di fare il social-web-guru 24/7, ok? Ci sono decine di persone e professionisti bravissimi che lo sanno fare benissimo e hanno ritmi, abitudini, tecniche efficaci e ineguagliabili”.

Sadie alza gli occhi al cielo mentre ripenso agli ultimi giorni della mia vita.

Due settimane! Due settimane di assenza da queste pagine, per le quali ti chiedo scusa, e mi scuso con il resto dei miei quattro lettori. E senza falsa modestia manzoniana: siete pochi, ma ci siete e siete costanti, lo dicono i numeri.

Due settimane in cui ho lavorato come un matto a QUESTA testata giornalistica online che finalmente ha visto la luce ed è ancora in pieno sviluppo, ho trovato persone fantastiche ed entusiaste che si sono unite al progetto. Poi beh, in attesa che quel sito faccia il suo dovere, ho anche – come sempre - lavorato per campare. Impegni, soddisfazioni, esperienze, conoscenze, strette di mano...

In poche parole, sono felice
“NO! - Sadie sta gridando isterica – Ma cosa dici? È il peccato peggiore sul web! Mai dire che sei felice e realizzato, ti odieranno tutti, nessuno vorrà leggerti! Scrivi che sei impegnato, ok... stressato, ancor meglio, che sei bravo a gestire i tuoi lavori con un calendario editoriale ma comunque passi la giornata davanti al pc, dì quanto è duro svegliarsi la mattina e trovare idee per scrivere cose per i tuoi clienti... ma non che sei FELICE, scemo!”

Un sorso di caffé. Diamine, sono felice e devo sentirmi in colpa? Ho trovato un equilibrio, riesco a gestire quasi tutto e pianificarmi la vita, sui social vado benino... e questo, va detto, dopo mesi e mesi di studio ragionato e sintesi durissima dei tanti insegnamenti che sul web dispensano - oh mamma, come li posso definire tutti in una sola parola? - bravi professionisti. Ad ogni parola ho messo un link, sì, è il mio modo per ringraziarli (dimentico di certo qualcuno - e non hanno certo bisogno del mio inutile linkaggio, ma era doveroso).

Cosa ho imparato in questi mesi? Al netto della necessaria e inevitabile auto-referenzialità di ogni esperto che, se ben gestita, genera un seguito spontaneo e salutare di persone... che sia il futuro, che sia una moda, che sia un abbaglio collettivo (che premia pochi, comunque) non importa: il web-social-qualcosa - marketing, writing, managing etc - è un impegno grande, un lavoro serio, una disciplina importante e nuova, ma che non sfugge a regole vecchie.

Del tipo: vuoi lavorare sul web? Spaccati la schiena. Studia. Fai pratica. Sbaglia. C'è tanta fuffa? Sì. Ci sono tanti venditori di fumo? Altrettanto. Ci sono quelli che si spacciano per il messia camuffando insegnamenti per pubblicità? Mi pare ovvio.

Invidie? Rancori? Miserie? Patetismo? A piene mani.

Esattamente come nella vita reale (che poi, anche basta con questa dicotomia: il web non è anche lui vita reale? Per caso ci passiamo ore virtuali o sono ore reali di vita reale?)

Capiamoci: se il Messia tornasse sulla Terra per aiutarti davvero a diventare un blogger migliore FOR FREE, lo metterebbero in croce (virtuale) tempo zero. 

Una cosa può comunque consolarti, caro lettore, ed è la stessa che consola me: sul web non si possono fermare le belle cose. Quelle fatte veramente con sincerità, con una bella attitudine e una reale utilità. A volte frutto della sola passione disinteressata.

Magari non saremo tu o io a trovare la formula del successo, ma qualcuno, ogni tanto, riuscirà a farlo, e sarà bello vedere l'evoluzione del percorso.

Dunque. Non vivere il web con l'ansia di dover dimostrare qualcosa o di raggiungere in modo facile determinati obiettivi, perché è il modo peggiore.
Vuoi farne la tua vita? Non dimenticare il resto. Lavora, e lavora sodo.

E poi, quando anche tu sarai sommerso dagli impegni, avrai esaurito la vena creativa, attraverserai un periodo di stress e rischierai il burnout, non troverai il tuo posto su questa terra (virtuale), tutti ti sembreranno falsi e opportunisti, sarai pieno di dubbi e domande... beh, staccati un po' dalla routine web-social. Fai un passo indietro. Prendi tempo, pensa, rifletti, sintetizza (con carta e penna) e poi:

RICOMINCIAMO.

Con buona pace di Sadie (che è ancora qui che mi guarda con occhi severissimi).
Alla prossima :-)

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