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venerdì 21 marzo 2014

Come presentare Nymphomaniac alla tua ragazza

(aka: Von Trier for dummies)

È perfettamente inutile che fai tanto il sofisticato, sai? So benissimo che la tua ragazza (o quella che pensi/vorresti lo sia) considera il tuo interesse per Nymphomaniac soltanto una squallida scusa per vedere del materiale porno su grande schermo. E so che, in effetti, il tuo interesse per il nuovo film di Lars Von Trier è fondato principalmente sulla volontà di vedere attori più o meno noti aggrovigliati in bollenti amplessi espliciti sul grande schermo, invece di accontentarti delle solite pornostar con lo sgranato streaming del tuo pc.
Devi dire alla tua lei di accompagnarti in sala e/o che andrai comunque a vederlo. Ecco dieci umili consigli che potrebbero aiutarti ad affrontare la situazione a testa alta (più o meno).

- Ammetti prima di tutto a te stesso che lei ha perfettamente ragione. Sul fatto che vuoi vedere del sesso esplicito su grande schermo riparandoti dietro la scusa del grande cinema d'autore. Prima riesci ad accettarlo senza farti seghe anche mentali, più credibile e convincente sarai.

- Sfodera l'argomento "autorialtà" come punto d'onore. Diamine, è Lars Von Trier! Ripassati per sicurezza i titoli dei suoi film, i temi e le modalità registiche. Se necessario, di fronte al suo totale disinteresse cinefilo, insisti su quelli con la gente più famosa e "spendibile", tipo Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Emily Watson, Bjork (hint: se lei non non sa chi sia Bjork, consiglio di troncare la relazione). 

- Sfrutta diabolicamente Michael Fassbender (che non c'entra niente, altrimenti che diabolico saresti) e la scia del successo di Shame (nonché le quote rosa). "Piccola, hai presente quel bel film sul tormento interiore di un uomo schiavo del sesso? In pratica questa è la versione al femminile".

- Psicologia tortuosamente inversa e invertita. "In realtà questo è un film dove il sesso viene ritratto in modo assolutamente anticlimatico, distaccato e arido. È un'opera che, se mai, rivela il vuoto e lo squallore del sesso senza sentimento. In pratica è uno spot per l'amore sincero". Imparate a memoria questa frase, ripetetela allo specchio rimanendo serissimi: pronti per l'Oscar il prossimo anno.

- “È una commedia, ha molti momenti divertenti”. Alta probabilità di funzionare, asserzione falsa ma non ipocrita (ci sono effettivamente diversi momenti beffardi). Se te la senti di presentare quello di Von Trier come un film di Pierino, vai con Dio.

- Gioca la carta Shia Labeouf. Cacchio, immagino legga le riviste femminili, no? Con le ultime bravate e questo film in uscita si è fatto una rinnovata nomea maudit (= coglione, ma tant'è). Se poi lui le piace - e qui si aprirebbe una capitolo doloroso per te, sul quale sorvolo - dille senza mezzi termini che c'è il suo pisello bene in vista. Non è una bugia, anche se in realtà sono robe di gomma e attrezzi di pornoattori che lo controfigurano.

- La citazione shock.Non si può ingabbiare l'arte, non si può mettere sotto processo l'artista per quello che racconta. Perché non è lui che inventa la realtà che racconta, la realtà esiste. L'arte, anche quella più provocatoria, non deve essere censurata per paura che mostri dei lati spiacevoli, oscuri, anche sbagliati, del mondo, deve servire proprio come segnale di quello che non va”. Citazione attribuita a Vasco Rossi. Se usate questa, siete dei vincitori morali.

- Perché alla fine tutto si può buttare in politica (e non solo). Se lei è nazista/antisemita/psicologa ricordale la celebre uscita di Lars a Cannes sul fatto che capisce Hitler e prova simpatia per lui. Vale anche l'inverso, spronando la tipa appartenente al vasto mondo della sinistra/paladina dei diritti umani/mangiabambini a confrontarsi (termine ti pone subito in superiorità morale incontestabile) con l'opera di un grande artista anche controverso e non giudicarla a priori.

- Pietosa menzogna senza ritegno. “Tutti quei faccioni orgasmanti sulle locandine e le immagini-scandalo su internet? Ma no, è solo marketing per far andare gente in sala... figurati! In realtà è un film che rasenta il dramma da camera, verboso, statico, usa il sesso per parlare di altro: rapporti familiari, tecniche di pesca, alberi, animali, musica e polifonia, numerologia, matematica, Fibonacci...” Anche nella pietosa menzogna puoi mettere delle verità sui contenuti del volume 1 del film, no?

- Quando uscirete dal cinema e lei ti offenderà umiliandoti al grido di "Che film del c****, bei gusti che hai, non trascinarmi mai più a vedere roba simile", non discutere. Non provarci nemmeno. Dalle ragione e festa finita. Sarà anche la reazione più sincera e spontanea che avrai, nel 99% dei casi.

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