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mercoledì 27 agosto 2014

Promuovere il tuo post? Devi agire da reporter d'assalto

Fonte
Hai scritto un post bellissimo, hai impiegato un paio di giorni – o anche più – per trovare l'idea, strutturarla, consultare fonti autorevoli, scrivere la bozza e cesellare la forma finale del testo.

Sei soddisfatto, e ora premi il tasto “Pubblica” con un bel sorrisone.

Cosa sorridi? Sei a malapena a metà del lavoro!

Da quando ho iniziato a scrivere su questo blog, mi sono reso conto di una cosa: scrivere bene conta molto, ma non è tutto.

Capitan Ovvio, eh? Beh, mica tanto. Finchè non ti trovi a fare i conti con la dura realtà, ovvero che tu e il tuo blog dovrete lottare contro la (giusta e naturale) indifferenza della gente, non capisci quanto valore ha la corretta promozione del tuo lavoro.

Quindi, se non hai i numeri sperati (consiglio flash: non sopravvalutarti e non essere troppo ottimista) inizia a farti un esamino di coscienza e chiediti “Ho fatto davvero di tutto per promuovere al meglio quello che ho scritto?”

Anche il contenuto più utile e ben realizzato, infatti, non è niente senza una decente visibilità.

Per questo – perdonami il “solito” parallelismo giornalistico – devi ragionare come se tu fossi un reporter d'assalto freelance e il post/blog la tua grande notizia: quindi, hai il compito di “diffondere” la tua notizia in modi diversi, su media diversi.

Primo step: pensare a fare uno o più titoli per ogni “mezzo di comunicazione”: una volta c'erano radio, tv, giornali... adesso Twitter, Facebook e Google+. Per ognuno di questi, elabora più frasi di lancio per il tuo post, ben mirate e che contengano parole chiave e concetti centrali.

Rifletti: su Twitter ci vogliono un paio di hashtag azzeccati, su Facebook questi non funzionano granché e servono piuttosto un paio di righe ben scritte per presentare il contenuto... Google+ impone invece una vera e propria sintesi del post, formattata come fosse un testo indipendente, tra le 5 e le dieci righe, per funzionare alla grande.

Spaventato? No, questa deve essere una sfida stimolante per il tuo cervello!

Ok, una volta stabilito come e dove pubblicare, c'è però da fare qualche ulteriore “lancio” della nostra notizia-post anche attraverso delle “agenzie di stampa intermedie”, che si occupano di quel dato argomento. Ovviamente intendo i gruppi e le community che esistono su ogni social: non stai ancora sfruttando questa risorsa? Male! Fai una veloce ricerca in base ai tuoi interessi (e agli argomenti del tuo blog) e iscriviti, presentati e inizia a contribuire. Poi, presenta i tuoi post, che devono essere utili e “di valore”. Yeah!

Un buon giornalista, poi, non manca mai di essere curioso e di voler implementare il proprio lavoro con altre informazioni ed opinioni. Non essere timido, quando linki il tuo contributo, poni delle domande in merito al contenuto agli altri utenti del web. Sfidali e chiedi un parere. Farai del bene a te, a loro e al tuo post.

Ricorda poi una regola generale: se scrivi un buon post, uno che senti davvero e nel quale ti impegni per dare “qualcosa” agli altri, difficilmente questo invecchierà. Ogni tanto rispolveralo, aggiornalo e fallo vivere di nuovo sui social... poi rimettilo sulla mensola a risplendere.

E il tuo metodo per promuovere i post qual è?


venerdì 22 agosto 2014

L'idea (è) l'azione: tre consigli (e un esempio illustre)

Abel Ferrara è un regista di culto. Uno degli ultimi grandi registi che, a decenni dai suoi esordi, ancora riesce a trasformare in saggio e teoria ogni sua opera cinematografica.

La sua libertà creativa e il suo essere rigoroso lo hanno messo ai margini dell'industria “mainstream”. Nonostante questo, appassionati di cinema e addetti ai lavori lo considerano giustamente un genio. Un punto di riferimento.

In una recentissima intervista rilasciata a Nocturno, Ferrara parla di come sia riuscito a girare nel giro di pochissimo tempo (un anno circa) due film difficilissimi: uno sulla vicenda di Dominic Strauss-Kahn e l'altra, addirittura, sugli ultimi giorni di vita del “nostro” Pier Paolo Pasolini.

Come ha fatto? Lui è piuttosto chiaro: pur di fare film, sarebbe disposto a girarli con il telefonino, interpretando lui stesso tutti i personaggi. E cita un illustre collega, Roman Polanski: “Quando si vuole fare un film, l'ultima cosa da fare è sedersi ad un caffè per discutere. Se lo vuoi fare, agisci!

Ti è suonato un campanello in testa? Esatto, quella di Polanski non è che una regola generale declinata all'arte più complicata e dispendiosa al mondo: il cinema. Figuriamoci se, ragionando in questo modo, non possiamo creare qualsiasi altra cosa.

Pur in carenza di mezzi, Ferrara ha convinto due pezzi da novanta del mondo attoriale a prendere parte (e anche finanziare) i suoi progetti: Gerard Depardieu e Willem DaFoe. Come? Non certo soltanto per il suo nome e la sua fama. La chiave di volta è stata l'idea alla base dei due film, tanto che la sceneggiatura spesso è arrivata seconda rispetto al lavoro di squadra per ottenere i risultati che si cercavano.

Capisci dove voglio arrivare? L'idea è tutto. Le idee smuovono le montagne. Se buone e perseguite con impegno e dedizione, non c'è niente che le possa fermare. Ma ci sono almeno tre elementi fondamentali da considerare:

L'idea è semplice? Se la puoi riassumere in tre righe e non perde nulla della sua forza e della suo fascino, è probabilmente un'ottima idea. Ricorda: nessuno si fermerà a leggere dalle tre alle trenta pagine, mentre le tue tre righe potrebbero nel giro di trenta secondi cambiarti la vita (mi piace il numero tre, si è capito?)

Ci credi davvero? Se non credi in te stesso, nessun altro lo farà al posto tuo. Se sei al 100% convinto della tua idea, nessuno potrà fermarti. Sei disposto a mettere in campo tutto per realizzarla? Ce la farai. Ma non chiedere troppo a te stesso, sii pronto a coinvolgere gli altri e non farne un'ossessione...

“Ma tutto è già stato fatto!” E allora? Tutto si può fare meglio. Tutto può essere innovato. Tutto può essere riletto in modo migliore. Tanto per restare all'arte (e alla scrittura) pensa a Shakespeare. Ti sorprenderebbe l'elenco dei film che non sono altro che una riscrittura di temi già presenti nelle opere del Bardo inglese. Autore che a sua volta aveva saccheggiato molte opere antiche. Sei davvero sicuro che la tua idea non possa dire qualcosa di nuovo?

Inizia il tuo film, ovvero la tua impresa, qualunque essa sia. Non esitare. Usa tutti i mezzi a tua disposizione. Oggi ne abbiamo davvero molti per far notare quello che facciamo.
Se c'è del valore, sarà riconosciuto.


Se ti va di continuare a leggere...
- Come utilizzare meglio i social (e non deprimerti)
- Allena il cervello ad avere buone idee!
- Prima di pensare al successo... migliora te stesso!

mercoledì 13 agosto 2014

Come allenare il cervello e avere buone idee

Hai presente la classica scena di un film in cui il protagonista ha toccato il fondo e poi – di punto in bianco – scatta in piedi come fosse impazzito, grazie all'illuminazione che gli cambia la vita e risolve tutti i suoi problemi?

Ecco, quella è la più semplice rappresentazione del momento in cui nasce un'idea.

Il cinema però ci ha sempre consegnato l'immagine di questa ispirazione come frutto di una situazione disperata, di uno stress psicologico enorme, di una reazione al fallimento.

La domanda è: come fare ad avere buone idee (non puntiamo subito a quelle geniali...) senza dover perdere, come nei film, lavoro, casa, partner?

Prima di tutto, avere la consapevolezza che devi essere pronto a partorire idee anche senza doverti trovare in stato di necessità.

Certo, come si suol dire “la fame aguzza l'ingegno”, ma proprio qui sta il punto: dobbiamo avere sempre fame di idee e costringere noi stessi ad aguzzare l'ingegno, finché non ci viene spontaneo.

Due ottimi modi per tenere allenato e attivo il cervello sono... leggere e scrivere.

LEGGERE
Farsi una buona rassegna stampa su misura, grazie ai feed reader che ci sono in giro, è un gioco da ragazzi. Organizza gli argomenti che ti interessano e inserisci le pagine che più ti piacciono, svegliati presto (prima di qualunque altra cosa tu debba fare) e leggi una decina di articoli. Bene, se non ti sei addormentato di nuovo avrai già messo in banca un sacco di buoni stimoli per la giornata.

Cerca e chiedi alle persone che incontri consigli/opinioni su quali libri e pubblicazioni affrontare sui temi che ti incuriosiscono. Mantieni un buon ritmo di letture di ogni tipo: saggi, manuali, fiction. Le idee migliori possono iniziare a nascere anche da una semplice frase in un romanzo sentimentale. E non temere di confrontarti con generi che non ti sono congeniali: spesso scoprirai che sono una fucina di buoni spunti (magari anche solo critici, ma utili!)

SCRIVERE
Leggenda vuole che la sceneggiatura di Pulp Fiction (o almeno il suo cuore pulsante) sia stata scritta da Tarantino su alcuni tovaglioli di un diner. Ora, io non so quanto Tarantino sia ordinato, ma fossi stato io quei tovaglioli sarebbero andati perduti rima ancora di poter trascrivere due righe sul pc di casa.

Ti sto dicendo di essere ordinato? No, sarei un pulpito ben poco ordinato e credibile.
Ma è fondamentale proteggere quello che scrivi e mettere al sicuro le tue idee: gira sempre con un quadernino o un taccuino, ma utilizza sempre quello e, soprattutto, fai una copia delle idee che ti sembrano più utili.

Per tenere allenato il cervello basta poco: ad ogni stimolo interessante, annota le tue osservazioni, in non più di tre righe
Il segreto però è non fermarsi alle prime idee che ci vengono in testa in modo spontaneo, ma abituarci a sfidare noi stessi e trovarne almeno altre quattro o cinque. Insomma, come scrivevo qui, metterci un pochino sotto stress giova alla nostra produttività. E poi ricorda, l'idea migliore... è sempre quella che viene dopo (quella che poi ci fa dire: ma perché non ci ho pensato prima?!)

Alcune delle cose più apprezzate che ho scritto (articoli, post, racconti) sono nate così: è un esercizio davvero utile per i nostri neuroni, capace di farci sviluppare una capacità utile di affrontare gli argomenti più disparati.

Questo metodo può essere utile per ogni campo d'azione, e al quel punto non resta che una cosa: una volta individuata l'idea migliore, cercare di metterla in pratica.

E tu hai un metodo particolare per trovare idee? Raccontalo!


(Psst... se ti va di leggere ancora qualcosa)
- Esiste una formula per il post perfetto?

- Perché quando parlo nessuno mi ascolta?
- I sette peccati capitali dei social
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