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giovedì 18 settembre 2014

Social strategy: non accontentarti delle missioni secondarie, salva la Principessa!

Foto via
Non guardarmi con quel sopracciglio alzato, come se fossi un nerd senza speranza.
Quello che voglio dirti oggi, con questo titolo poco ortodosso ma (spero) azzeccato è... i social sono come un videogame, e dato che sei il protagonista, non limitarti a completare missioni accessorie!

Ti vedo ancora dubbioso.
Sui social se non sei attivo non esisti, lo sappiamo.
Per questo, ci scommetto, tu sei molto attivo: scrivi, posti, linki, commenti, tuitti, rituitti, rispondi, eccetera.
Ok, hai mai pensato che tutto questo “agire sul momento” sia utile ma non fondamentale per dare un senso alla tua esperienza sul web?

Tutti quelli che masticano un po' di videogiochi lo sanno: negli RPG (ma anche in Grand Theft Auto o Assassin's Creed, non facciamo gli snob fantasy) c'è la “grande trama”, i cui obiettivi fanno progredire sul serio il gioco, e poi ci sono le spassose, divertenti e coinvolgenti quest secondarie, inessenziali ma gustose da giocare.

La partecipazione attiva più volte al giorno sui social è un po' come il completamento della missioni “accessorie”: certo, è uno spasso condividere contenuti interessanti, chiacchierare con gli amici, interagire con i vip, creare e postare meme e via dicendo...
Ma non bisogna mai perdere di vista il quadro più grande: se sei online, se stai “esplorando” la mappa di questo strano, nuovo mondo (per tirare in ballo anche Star Trek) vuol dire che probabilmente aspiri a qualcosa.

In altre parole, mentre vai a zonzo raccogliendo monete (a volte anche scontrandoti con qualche troll, perchè no?) non devi dimenticarti di salvare la Principessa e conquistare il Castello.
Lascia il segno, crea qualcosa di veramente fico, di veramente tuo.
Raccogli informazioni e scrivi sul tuo blog un post memorabile, che i tuoi figli tramanderanno ai loro nipoti, (auto)pubblica un ebook che ti frutterà tanti complimenti (e solo complimenti: ma vuoi mettere?), stabilisci connessioni durature e proficue che possano dare qualcosa in più di concreto alla tua vita.

Fai progredire assieme questi due binari. Ovvio, se non sarai mai attivo e presente online una volta compiuta la tua “impresa” la gente si chiederà: “Ma questo chi è?” e ti ignorerà. Se ti sarai costruito una base solida di relazioni attraverso l'attività giornaliera e costante (con le famose quest secondarie) ti sarai probabilmente guadagnato un pubblico attento, interessato e disposto a condividere le tua opera.

Insomma, non fermarti a fare soltanto del “rumore di fondo” sul web – equivalente dell'andare in giro a prendere a colpi di spada i cespugli – ma, nel frattempo, prepara con attenzione e poi lancia un acuto che non potrà essere ignorato.

Sai dove ho preso l'ispirazione per questo post? Da un articolo scritto da Robin Sloan nel 2010.

Quattro anni sono un'era geologica (forse due? facciamo quattro) nel nostro splendido web-social-mondo, eppure... ci sono vari modi per salvare una Principessa, non credi?

Se ti va di leggere ancora qualcosa...

- I social media... secondo Hitchcock
- Lavori nel marketing? Ucciditi (ma anche no)
- Nel villaggio social(e), non basta esserci: devi sapere il perchè!

venerdì 22 agosto 2014

L'idea (è) l'azione: tre consigli (e un esempio illustre)

Abel Ferrara è un regista di culto. Uno degli ultimi grandi registi che, a decenni dai suoi esordi, ancora riesce a trasformare in saggio e teoria ogni sua opera cinematografica.

La sua libertà creativa e il suo essere rigoroso lo hanno messo ai margini dell'industria “mainstream”. Nonostante questo, appassionati di cinema e addetti ai lavori lo considerano giustamente un genio. Un punto di riferimento.

In una recentissima intervista rilasciata a Nocturno, Ferrara parla di come sia riuscito a girare nel giro di pochissimo tempo (un anno circa) due film difficilissimi: uno sulla vicenda di Dominic Strauss-Kahn e l'altra, addirittura, sugli ultimi giorni di vita del “nostro” Pier Paolo Pasolini.

Come ha fatto? Lui è piuttosto chiaro: pur di fare film, sarebbe disposto a girarli con il telefonino, interpretando lui stesso tutti i personaggi. E cita un illustre collega, Roman Polanski: “Quando si vuole fare un film, l'ultima cosa da fare è sedersi ad un caffè per discutere. Se lo vuoi fare, agisci!

Ti è suonato un campanello in testa? Esatto, quella di Polanski non è che una regola generale declinata all'arte più complicata e dispendiosa al mondo: il cinema. Figuriamoci se, ragionando in questo modo, non possiamo creare qualsiasi altra cosa.

Pur in carenza di mezzi, Ferrara ha convinto due pezzi da novanta del mondo attoriale a prendere parte (e anche finanziare) i suoi progetti: Gerard Depardieu e Willem DaFoe. Come? Non certo soltanto per il suo nome e la sua fama. La chiave di volta è stata l'idea alla base dei due film, tanto che la sceneggiatura spesso è arrivata seconda rispetto al lavoro di squadra per ottenere i risultati che si cercavano.

Capisci dove voglio arrivare? L'idea è tutto. Le idee smuovono le montagne. Se buone e perseguite con impegno e dedizione, non c'è niente che le possa fermare. Ma ci sono almeno tre elementi fondamentali da considerare:

L'idea è semplice? Se la puoi riassumere in tre righe e non perde nulla della sua forza e della suo fascino, è probabilmente un'ottima idea. Ricorda: nessuno si fermerà a leggere dalle tre alle trenta pagine, mentre le tue tre righe potrebbero nel giro di trenta secondi cambiarti la vita (mi piace il numero tre, si è capito?)

Ci credi davvero? Se non credi in te stesso, nessun altro lo farà al posto tuo. Se sei al 100% convinto della tua idea, nessuno potrà fermarti. Sei disposto a mettere in campo tutto per realizzarla? Ce la farai. Ma non chiedere troppo a te stesso, sii pronto a coinvolgere gli altri e non farne un'ossessione...

“Ma tutto è già stato fatto!” E allora? Tutto si può fare meglio. Tutto può essere innovato. Tutto può essere riletto in modo migliore. Tanto per restare all'arte (e alla scrittura) pensa a Shakespeare. Ti sorprenderebbe l'elenco dei film che non sono altro che una riscrittura di temi già presenti nelle opere del Bardo inglese. Autore che a sua volta aveva saccheggiato molte opere antiche. Sei davvero sicuro che la tua idea non possa dire qualcosa di nuovo?

Inizia il tuo film, ovvero la tua impresa, qualunque essa sia. Non esitare. Usa tutti i mezzi a tua disposizione. Oggi ne abbiamo davvero molti per far notare quello che facciamo.
Se c'è del valore, sarà riconosciuto.


Se ti va di continuare a leggere...
- Come utilizzare meglio i social (e non deprimerti)
- Allena il cervello ad avere buone idee!
- Prima di pensare al successo... migliora te stesso!
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