L'attesa era tutta per il big match, tanto che il mio primo commento è stato:
Invece non è vero. Succedono cose ed è meglio che ce ne freghi. Tipo un personaggio che finalmente si rivela meno ebete di quanto è stato finora:
Poi. Beh, poi c'è - finalmente - LA ROTTURA. Dopo un tormentato rapporto a senso unico, Jorah viene scaricato (senza che manco fosse mai stato caricato, o si fosse scaricato in altri sensi che non fossero artigianali). E quindi un nuovo sfigato deve emergere, e tocca al povero Verme Grigio.
Dopodichè ci catapultiamo al Nord, dove Ramsay il bastardo (non di nascita, di qualità!) conquista senza sforzo (facendo il bastardo spergiuro) la fortezza di Moat Cailin e impressiona suo papà. Scatta il pensierino:
Ed ecco la parte più interessante (non ho detto più eccitante, eh!) dell'episodio, il criptico-allegorico dialogo tra Tyrion - in procinto di conoscere il suo destino by combat - e il fratello Jaime... sugli scarafaggi schiacciati:
Giunse quindi il momento tanto atteso, lo scontro al vertice tra il rancoroso Oberyn Martell e l'assassino di sua sorella Elia, ovvero Gregor Clegane aka La Montagna: con il più classico degli espedienti sadici, ciccio Martin ci fa battere il cuore motivando abbestia il principe di Dorne, portandolo ad un passo dal trionfo, per poi farlo soccombere a causa del suo orgoglioso proposito di avere una confessione plateale. Attraverso un inevitabile, ovvio monologo al pubblico (di King's Landing e di casa) che tradizionalmente porta sempre sfiga:
Siamo arrivati all'epilogo dell'ottavo episodio! Sangue, orrore, tensione: il destino di Tyrion è segnato? Rimangono due palpitanti episodi, nel frattempo se vi è piaciuto 'sto post condividetelo all around the world e scambiamo due chiacchiere su Twitter!
Alla prossima settimana...
Nelle puntate precedenti...
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