Ti
chiami Mario Bartolozzi e Laura Pausini, Biagio Antonacci e Jovanotti
ti dedicano una canzone.
Cavolo,
sei uno importante!
No.
Ti
ha investito Fiorello col motorino.
Vabbè,
però (almeno per il classico quarto d'ora) quello famoso sei anche
tu.
Certo,
Fiore ti ha troncato una gamba e rotto il bacino (più varie ed
eventuali) superando da destra la fila di auto che si era fermata per
farti attraversare la strada sulle strisce pedonali, ma ora vuoi pure
lamentarti?
Sei
vivo, sei su tutti i media, Fiorello non pensa che a te e adesso tre
dei più famosi cantanti italiani ti dedicano... no, non la dedicano
a te, ok, però anche a te! E poi, lo sai, quando c'è la salute c'è
tutto, quando non c'è, c'è la canzoncina nata perchè ti ha
investito uno famoso.
Ma
non pensare, Mario, che io sia cinico: tutt'altro. In Italia ne
succederanno a decine di episodi come questi, magari anche chi ci sta
leggendo ha superato a destra col motorino o fatto altre minchiate
del genere e gli è andata bene. Finora.
Il
tuo sacrificio ci ricorda che anche da pedoni dobbiamo stare
attentissimi.
E
non te la prendere se l'ultimo degli imbecilli su Facebook ha fatto dell'ironia
cretina e Beppe Severgnini usa la vostra sventura per dire
stronzate sull'internet (che brutto invecchiare, raga, ce ne sarebbe da dire sull'ennesima superficialità di parlare della Rete ma soprassiedo): Fiore pensa a
te, è pentito e preoccupato, ti incontrerà e magari da ora in
avanti ti citerà spesso e volentieri nei suoi aneddoti pubblici e
privati.
Mario,
hai 73 anni e sei l'indiretta causa di un supergruppo!
La
Pausini, che per chi non lo sapesse dato che nessuno lo ha
raccontato, è a NY al Madison Square Garden per quei concerti
giganteschi e pacchiani stile USA, si è trovata con l'ospite Biagio
Antonacci e lo spettatore Lorenzo Jovanotti nel suo camerino per
comporre una canzoncina molto italiana, dedicata all'amico Fiore. Ma
anche a te, è ovvio. Ma anche a tutti quelli che non stanno proprio
benissimo, già che ci siamo.
(L'idea,
manco a dirlo, è di Jova).
La
loro fama e fortuna giustifica in pieno la buona fede dell'atto.
Questi
tre artisti non hanno alcun bisogno, dato il successo planetario
(vabbè: della Pausini, quello di Jova è vagamente intercontinentale
e Biagio pare sia molto venduto nello Sri Lanka), di promuoversi in
questo modo.
Certo,
mica devono promuovere la loro opera. Promuovono la loro immagine.
Insomma,
se un amico ha un incidente puoi mandargli una canzoncina via mail,
un saluto via skype o un biglietto d'auguri cantato in ospedale... ma
perchè un video su YouTube alla portata di chiunque nel mondo?
Semplice,
ed è lo stesso motivo che da sempre muove le iniziative benefiche
dei vip: far vedere quanto le star sono buone, gentili ed empatiche.
Intendiamoci,
io credo all'assoluta buona fede del terzetto. Però c'è sempre 'sto
fastidioso autocompiacimento di fondo, questa gara alla simpatia,
questo volemose bene così smaccato...
E
poi, ma è trascurabile naturalmente, c'è l'articolo su ogni giornale
online e cartaceo, ognuno con centinaia di condivisioni. E
se ne parla persino su qualche stupido blog.
Diamine,
sig. Mario Bartolozzi, non puoi davvero lamentarti del tuo (indiretto) successo!
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